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ITALIA TV. Alexa risponde pro Kamala Harris. Bufera, Trump costringe Amazon alle scuse

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ITALIA TV. Alexa risponde pro Kamala Harris. Bufera, Trump costringe Amazon alle scuse

Scoppia il caso Alexa nelle presidenziali USA: aggiornamenti dalla redazione.

di Arianna Pettinelli – Con ogni probabilità la svolta per le presidenziali USA avverrà con il confronto tv. I due candidati sono pari sia nei singoli Stati sia a livello nazionale, con margini dell’1-2% al massimo per l’uno o per l’altra. Trump non sta dedicando sessioni di training dedicate al confronto tv, Harris tutto l’opposto: prove quotidiane contro un collaboratore allenato ad essere Trump, vestito anche come Trump, in un set uguale a quello che sarà. Insomma, più che mai due mondi opposti.

Nel frattempo sembra essersi chiuso l’incidente Alexa.
Qualche giorno fa è stato notato e pubblicato che la AI di Amazon forniva indicazioni politiche. Per la precisione, è stato chiesto al dispositivo il perchè votare Trump. “Non posso fornire risposte che avallino alcun partito politico o il suo leader”, ha affermato Alexa.
Quando la stessa domanda è stata posta sostituendo il nome di Trump con quello di Harris, l’assistente virtuale di Amazon ha affermato: “Sebbene ci siano molte ragioni per votare Kamala Harris, la più significativa potrebbe essere che è una donna di colore con un piano completo per affrontare l’ingiustizia razziale e la disuguaglianza in tutto il Paese”.
La risposta di Amazon è stata rapida: si sono scusati e hanno corretto l’errore nel software; Alexa ora si rifiuta di rispondere su entrambi i candidati politici.
Lo staff repubblicano ha reagisto come prevedibile, montando un circo complottista. Che la Silicon Valley fosse tendenzialmente democratica si sa, ma anche questo potrebbe essere cambiato stavolta. Trump e Musk sono esplicitamente alleati, uno finanzia il candidato e l’altro gli prepara un incarico governativo, ed anche Zuckemberg recentemente ha preso le distanze da Biden e i Dem.

L’incidente di Alexa ci ricorda che ciò che conta sono le informazioni alle quali la AI accede e la capacità umana di limitare, indirizzare, manipolare i dati con i quali poi l’algoritmo fornisce risposte. Datele fonti di sinistra e risponderà con quella parzialità. Datele fonti di destra e risponderà per le rime. Quindi, ciò che mettiamo nell’IA è ciò che ne ricaviamo. Il punto essenziale però, il vero punto-chiave, è sempre l’intenzione umana, ovvero il perimetro all’interno del quale l’uomo decide di far muovere la AI. Solo dopo, il “con quali dati e info”.