(italiatv) Giorni di vendemmia in tutta Italia, qualcuno ha già finito, per altri si arriverà ai primi giorni di ottobre. Nelle visite presso le aziende in vendemmia può capitare di vedere gli enologi usare il rifrattometro, uno strumento noto agli addetti ai lavori, non per gli altri. E’ utilissimo, si potrebbe dire essenziale per la valutazione delle uve oltre all’esperienza e all’assaggio, di buccia, polpa e vinaccioli.
In foto Vieri Vannoni, enologo di Arillo in Terrabianca con il rifrattometro. Prima che la bolla della AI esploda, ho intervistato ChatGPT.
Cos’è il rifrattometro?
Il rifrattometro tradizionale è uno strumento professionale che permette il calcolo del grado zuccherino di liquidi. Viene utilizzato dai viticoltori per determinare il momento migliore per la vendemmia.
Come si usa?
La misurazione è molto facile: sul prisma di vetro inclinato basta far cadere alcune gocce di liquido, chiudere il coperchio trasparente in modo per far spandere bene sul prisma, puntare il prisma verso la luce e guardare sull’oculare.
Come si legge la scala del rifrattometro?
Tenendo il rifrattometro sotto la luce solare, si può vedere la scala attraverso l’oculare. Il valore si legge tra il margine chiaro/scuro. Ruotando l’oculare si può regolare la scala.
Cosa misura?
“nD” e grado “Brix”, che sono :
“nD” è l’abbreviazione di “indice di rifrazione” (refractive index), che è una misura del modo in cui la luce si comporta quando attraversa un mezzo come un liquido o un solido. L’indice di rifrazione di una soluzione è una misura della concentrazione della sostanza dissolta in essa. Quando si utilizza un rifrattometro, l’indice di rifrazione della soluzione viene misurato e utilizzato per calcolare la concentrazione della soluzione.
Il “Brix” è un’unità di misura utilizzata per la concentrazione di soluzioni liquide, in particolare quelle a base di zucchero. Il Brix si basa sull’indice di rifrazione della soluzione e viene utilizzato per misurare la concentrazione di zucchero in liquidi come il succo d’uva, il mosto e il miele. La scala Brix è stata originariamente sviluppata per le soluzioni di zucchero, ma oggi è usato anche per altri liquidi come ad esempio birra, latte, succhi di frutta, bevande gassate e soluzioni di sale.
In sintesi, nD (indice di rifrazione) e Brix (concentrazione zuccherina) sono entrambe unità di misura utilizzate per determinare la concentrazione di soluzioni liquide, ma mentre il primo si basa su una misura precisa dell’indice di rifrazione e quindi può essere usato per misurare la concentrazione di diverse sostanze disciolte, il secondo è appositamente utilizzato per misurare la concentrazione di soluzioni zuccherine.