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ITALIA TV. Calcio. L’errore della tuta della Roma: l’offesa che diventa collezionismo

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ITALIA TV. Calcio. L’errore della tuta della Roma: l’offesa che diventa collezionismo

(italiatv) Mentre i tifosi di ogni squadra attendono i colpi di mercato, in casa Roma si è consumata una piccola tragedia: responsabile ADIDAS, fornitore dei giallorossi. Per qualche giorno è stata in vendita la nuova tuta ufficiale, che ha preceduto di poco la presentazione della nuova maglia. Apriti cielo! Tifosi basiti: il frontale è azzurro; non celeste ma siamo allo scherno. Qualcuno ha pensato ad un “Scherzi a parte” prima ed ad un hacking poi, ma invece no: la tuta era vera, e già in vendita.

In città il popolo laziale ha cavalcato immediatamente la cosa e per qualche giorno lo sfottò, quel sano sfottò del quale ci sarebbe sempre più bisogno, è dilagato. Soprattutto nei social sono state scritte pagine di puro cabaret d’annata. Poi la società si è resa conto della cosa e ha provveduto.
Il portavoce di Adidas si è giustificato dicendo che “il colore in questione non è celeste, ma un verde acqua presente in un murale nel quartiere Ostiense, a cui la tuta si richiama. Il murale in questione è “A caccia di inquinamento” dell’artista Iena Cruz”. Immediatamente nei social la valanga dei “ma vatten’ a…” e a seguire tutto il repertorio della tradizione.

Ora però…, qualcuno la tuta l’aveva comprata. E la questione cambia aspetto, perchè ovviamente è diventata “oggetto da collezione”, della serie “le produzioni sbagliate” e simili errori. Puntualmente su Ebay c’è, e costa il triplo di quella ufficiale nuova. Prezzo giusto, tutto sommato.
Sarebbe stato più digeribile il tutto se ADIDAS si fosse informato sulal vita della società che rifornisce e, con la stessa faccia mentirosa avrebbe potuto tentare una difesa più “furba”. Avrebbe potuto intanto evitare di negare che fosse blu (a meno di problemi di percezione dei colori) e poi dire che si ispirava all’Everton (per quanto il punto colore non sia lo stesso), Everton perchè i Friedkin solo ieri hanno deciso di non salire di quota nel club fino al 51% ma di restare solo soci (di minoranza).
I tifosi non se la sarebbero bevuta lo stesso, ma si sarebbero sentiti meno perculati.

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