Home Attualità ITALIA TV. Il Liceo che sa di merce

ITALIA TV. Il Liceo che sa di merce

0
ITALIA TV. Il Liceo che sa di merce

(italiatv) – C’è il neonato Liceo del Made in Italy sotto i riflettori: pronunciamento del Consiglio di Stato e polemiche, la cronaca impone l’argomento. Sono 375 gli iscritti: sovviene “La spigolatrice di Sapri” (chissà se la insegnano ancora…).
Si dice che il progetto scolastico sia stato progettato male e probabilmente è così, a partire dal fatto che sono note solo le materie del biennio e non del triennio successivo. E il nome…: sa di merce.

Immaginabile l’incubo di Fabio Rampelli, l’esponente di spicco di FdI ultimamente noto alle cronache per quel “Siamo in Italia si parla in italiano” detto ad inizio legislatura, salvo poi dover prendere atto della stonatura.
Solo critiche? No.

Un progetto scolastico del genere probabilmente avrebbe avuto natali migliori, più solidi, se fosse stato pensato fin dall’inizio come canale preferenziale d’accesso alle imprese del made in Italy, ovvero come una “serra creativa”, una risorsa alla quale attingere per le nuove assunzioni. Quindi un progetto misto, con contorni da definire, certamente, ma proprio col supporto dei privati forti, dichiarando fin dall’inizio anche le quote, ovvero: la tal azienda ne assumerà 4, quell’altra 21 ecc…
Così com’è sembra solo il quarto/quinti Liceo, dopo il classico, lo scientifico e il linguistico; e cha arriva dopo le scienze umane. Insomma, dovrebbe nutrirsi di competitività e invece parte come ruotino di scorta.

Costruendo invece fin dall’inizio il ponte con Università e aziende, quella formazione acquisisce sia la credibilità degli intenti sia il pregio e la desiderabilità. Diventano anni nei quali vengono forniti i semi che danno il valore aggiunto al made in Italy, che è principalmente Cultura.