ITALIA TV – “Caro direttore, Luigi, meglio parlare che farsi parlare: dopo il cambio di gestione, il cambio di filosofia e soprattutto dopo una stagione severa per la vigna, culminata con la grandinata a pallettoni del 17 agosto, ti propongo un incontro, “per parlare tu”, così da sgomberare il campo dal gossip che, come sai bene, per lo più è maligno.”
A questo messaggio, Luigi Magnolfi (neo capo Mastrojanni) ha risposto dritto, con data e ora; con Andrea Gabbrielli siamo andati. La video intervista è parte dello “Speciale vendemmia Brunello 2023” di prossima uscita.
“Si, ma cosa vi ha detto?”.
Accolti come papi dal giovanotto con l’inglese fluente e il biondo chinon che fa molto “bio-naturale”, saliamo in quello che era il “sacro uffizio” del direttore precedente: il fantasma c’è.
Il mediceo Magnolfi ci riceve col celebre ritratto di Galileo “in faccia” e accanto l’onda di Hokusai. Tutto molto stimolante e con quella giusta dose di modestia calcolata. Pensata, scelta, studiata: perchè è un ingegnere che fa il vino biodinamico, quindi un uomo di Scienza che alla Scienza ha fatto voto, e che sa che che almeno per un pò dovrà fare fronte alla domanda che i più penseranno solamente, senza avere il coraggio di fargli: “Sai che la biodinamica paga lo scotto della stregoneria?”
Mi dice che preferisce “Amministratore” piuttosto che “Direttore”, e tanto sia.
Caro Amministratore, considerando che eri al comando solo da qualche mese, quando ti chiamarono che eri al mare dicendoti che la grandine aveva spaccato il parabrezza delle macchine nel parcheggio accanto alle vigne, cosa hai pensato?
“Nervi a posto: ho chiesto più dettagli possibili ma comunque affrettandomi a ritornare”.
Siamo qui oggi perchè le vigne di Mastrojanni e Le Ripi e confinanti sono quelle più colpite dalla grandine: è chiaro che non dipende da voi, ma tant’è. Se palle di ghiaccio spaccano i vetri delle automobili, non voglio pensare a cosa hai subito in vigna…
“Vigna Loreto; si a Vigna Loreto registriamo un danno importante. Ma apprezzo la visita, perchè mi consente di reportare a dovere. Mastrojanni accusa una perdita del 40% dell’annata, è vero, ma altra cosa sono i gossip montalcinesi; si dice che siamo morti, che gli stregoni portano male e via con tutte le sciocchezze del genere. Tu sei qui, oggi, a vendemmia appena terminata; sei passato nelle vigne: ti sembra che siamo morti?”
No, affatto. Trovo una realtà vibrante, concentrata; magari colpita, certo, ma senz’altro non morta.
L’Amministratore ci apre una 2016, ma chiedo una 2018 accanto: sono le ultime annate della vecchia gestione; puro sesso.
Amministratore, dai..,: svelaci cosa hai deciso nel momento più buio, cosa hai fatto e perchè non sei morto.
“Ho fatto fare una selezione di base in vigna e ho chiesto di portare tutto ciò che non era malato in cantina; ho comprato un tavolo di cernita in più e raddoppiato il personale per la selezione manuale. Ho chiesto di separare tutti gli acini colpiti da quelli intatti, grappolo per grappolo: hai ide a di cosa voglia dire…?! Uno sforzo pazzesco, unico spero, e consentimi di levarmi il cappello per i miei collaboratori”.
Quindi alla fine…
“Alla fine solo ottima uva in vasca; la metà circa di quella per la quale avevamo lavorato, ma a prova di gara”.
E la peronospora?
“Ti faccio vedere i registri dove denuncio una perdita del 5%”.
Sei stato molto bravo; parliamo del cambio filosofico.
“Si, certo ma tornate con calma e ben volentieri. Nel frattempo, per il tuo pezzo: non facciamo sacrifici umani; non mettiamo ghirlande per pestare l’uva coi piedi e più che alla Luna guardiamo alla pianta. Ti va d tornare?”
Si, senz’altro.
Mastrojanni è in ottime, eccellenti mani.